"Gridatelo dai tetti...."

Pillole dal Libro: LA BOCCA DI DIO  di  Marilena Marino

 

Isaia 1,18-20:

Su, venite e discutiamo – dice il Signore.

Anche se i vostri peccati fossero come scarlatto,

diventeranno bianchi come neve.

Se fossero rossi come porpora,

diventeranno come lana.

Se sarete docili e ascolterete,

mangerete i frutti della terra.

Ma se vi ostinate e vi ribellate,

sarete divorati dalla spada,

perché la bocca del Signore ha parlato”.

Geremia 23,28:

Il profeta che ha avuto un sogno racconti il suo sogno; chi ha udito la mia parola annunci fedelmente la mia parola”.

Geremia 3,29:

La mia parola non è forse come il fuoco – oracolo del Signore – e come un martello che spacca la roccia?”.

Nel Vangelo di Marco 16,15 troviamo: E disse loro: Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato”.

Marco 16,20: “Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore agiva insieme con loro e confermava la Parola con i segni che la accompagnavano”

Nel Salmo 119, 8 si legge:

Voglio osservare i tuoi decreti: non abbandonarmi mai.

Come potrà un giovane tenere pura la sua via? Osservando la tua parola.

Con tutto il mio cuore ti cerco: non lasciarmi deviare dai tuoi comandi.

Ripongo nel cuore la tua promessa per non peccare contro di te.

Benedetto sei tu, Signore: insegnami i tuoi decreti.

Con le mie labbra ho raccontato tutti i giudizi della tua bocca.

Nella via dei tuoi insegnamenti è la mia gioia, più che in tutte le ricchezze.

Voglio meditare i tuoi precetti, considerare le tue vie.

Nei tuoi decreti è la mia delizia, non dimenticherò la tua parola.”

Comprendiamo da questi versetti come la Parola da voce comincia a essere espressione di dialogo, ad entrare in dialogo con l’uomo, a fare sul serio, scendendo anche verso la debolezza umana, chinandosi verso le sue mancanze, per recuperare il rapporto che era stato interrotto a causa della separazione provocata dal peccato.

La voce di Dio assume, così, il timbro del comando, dell’ordine, si fa esigenza di testimonianza: si entra, a questo punto, nel vivo della relazione, si vuole realizzare concretamente da parte sua, il desiderio di istituire, eleggere dei Profeti, dei testimoni che si facciano annunciatori dei messaggi dell’Altissimo.

La voce di Dio può diventare davvero motivo di ricerca e approfondimento; abbiamo già detto che la definizione comune che si dà alla voce nella lingua italiana, indica un suono “articolato” dall’essere umano tramite le corde vocali. Per questo, non dovremmo usare le stesse modulazioni di voce quando ci troviamo davanti a un testo da leggere o a un salmo da declamare, ma cercare di “articolare” la vocalità con fantasia e sapienza!

Pensiamo alle comuni conversazioni che intratteniamo con amici, al telefono, nei posti di lavoro, quando la voce assume spontaneamente particolari inclinazioni e non ce ne rendiamo neanche conto!

Tante volte ci ritroviamo persino a non capire il contenuto di quanto si legge o di cosa si dice in quel momento intellettivamente; il nostro cervello immagazzina quanti più dati possibili, è anche vero che possiamo imparare a memoria preghiere, salmi, un passo del Vangelo che possono indurci a riflettere e a prendere coscienza di quel che ci si appresta a fare nel servizio, concentrandoci anche sul messaggio da dare o da dire.

 

man kneeling in front of wooden cross

Ma c’è un altro aspetto che dobbiamo esaminare per essere completi nella missione che ci aspetta, dobbiamo anche fare i conti anche con il nostro corpo, con le barriere interne, come dicevo prima; barriere che ci impediscono di essere fluidi verbalmente ma anche corporalmente.

È importantissimo, perché molte volte noi siamo distaccati dal messaggio che facciamo uscire dalla nostra bocca, come se quel che diciamo non ci appartenesse, come fosse un argomento che riguarda qualcun altro, l’uditore, per esempio, e non noi!

Ci preoccupiamo più di imparare a memoria quello che dobbiamo dire per poi proferirlo agli altri, piuttosto che interrogarci se, chi ci sta davanti, recepisce bene quello che vogliamo dire.

È indispensabile accompagnare ciò che diciamo attraverso una gestualità corporea, una postura idonea, facendoci aiutare a capire il ruolo del corpo per chi è intenzionato a svolgere il ruolo del lettore o catechista.

Esiste una grammatica ben precisa della postura corporea, degli esercizi che potremmo fare davanti allo specchio per osservare, innanzitutto, il nostro corpo, i lineamenti del volto come si distendono o contraggono mentre parliamo, mentre ci esprimiamo, quando ridiamo, piangiamo, cantiamo..…

Dovremmo esaminarci a fondo con sincera autocritica e denunciare tutti quei difetti o limiti che ci sono noti ma che non abbiamo il coraggio di chiamare per nome, per il timore di smascherarli e poi fare la fatica di correggerli.

Fare degli appositi allenamenti, anche molto semplici, per migliorare l’esposizione delle nostre parole, è liberatorio e ci aiutano a sconfiggere molte paure, a diventare più autorevoli e più forti con l’autostima.

Abbiamo una grande responsabilità come catechisti, lettori, operatori della liturgia: c’è bisogno di riscoprire la bellezza, la pulizia, la dignità e il rispetto anche del proprio corpo, di tutto quello che fa parte del bagaglio espressivo.

Non è soltanto questione di imparare alcune regole, che sono anche importanti, ma di ritornare alla fonte della propria persona e rivalutare una bellezza, che non è tanto estetica, quanto interiore, avvalorando anche i lineamenti del viso, l’armonia del corpo e il portamento personale.

La gente che accoglie il messaggio della parola di Dio verrà conquistata da chi esercita questo servizio con professionalità e bellezza e sarà più naturale accostarsi alla mensa di questa Parola se chi la proclama darà una testimonianza completa e ben strutturata in tutte le sue componenti: fisiche, intellettive e spirituali.

 

  "Questo libro è dedicato a tutte le persone che desiderano imparare ad avere profonda consapevolezza delle PAROLE della Bibbia e riuscire a proclamarle con autorevolezza e sicurezza"
Racchiude 35 anni di esperienza nella Chiesa condensati in 430 pagine di puro valore. 
Non perdertelo per niente al mondo!"

Questo articolo è stato estratto dal libro “La Bocca di Dio” di Marilena Marino. 
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"Gridatelo dai tetti...."