SINODO 2023
L’esortazione apostolica nella festa di San Francesco d’Assisi, il 4 ottobre
UN NUOVO CAPITOLO PER LA CHIESA E L’AMBIENTE
«Laudate Deum» è il titolo della prossima esortazione apostolica di Papa Francesco.
E tra i 464 partecipanti al Sinodo sulla sinodalità (4-29 ottobre 2023) ci sono due vescovi della Cina «proposti dalla Chiesa locale, d’intesa con le autorità, e nominati dal Papa». Sono i due eventi principali della Chiesa in questo autunno.
ESORTAZIONE – Il titolo del documento è stato rivelato da Bergoglio il 21 settembre ai rettori di università latinoamericane. Il Vaticano lo ha pubblicato a tarda sera il 25 settembre: «L’umanità è stanca di questo uso improprio della natura e deve tornare a un buon utilizzo della natura e al dialogo con la natura». L’esortazione apostolica esce nella festa di San Francesco d’Assisi, il 4 ottobre. Si tratta – dice – di uno sguardo a quello che è successo e cosa bisogna fare».
SINODO – Su 464 partecipanti i membri sono 365 «come i giorni dell’anno: 364 più il Papa», di cui 54 donne votanti. Quattro settimane, scandite da vari appuntamenti, che vedono riuniti – nell’aula Paolo VI e non nell’aula del Sinodo – cardinali e patriarchi; vescovi e sacerdoti (pochi); religiosi/e e laici/e dei cinque continenti alle prese con i tablet: votano, leggono e scaricano i documenti «così si evita lo spreco di carta». L’elenco dei partecipanti «è completo e definitivo» spiegano in Paolo Ruffini, prefetto del Dicastero per la comunicazione e presidente della Commissione per l’informazione: il gesuita Giacomo Costa, segretario speciale; e mons. Luis Marín de San Martín, sottosegretario della Segreteria generale. I due presuli cinesi sono di nomina pontificia: Antonio Yao Shun, vescovo di Jining/Wumeng nella Mongolia Interna, e Giuseppe Yang Yongqiang, vescovo di Zhoucun. Anche nel Sinodo dei giovani nel 2018 ci furono due vescovi cinesi: Giovanni Battista Yang Xiaoting, vescovo di Yan’ An (Shaanxi) e Giuseppe Guo Jincai, vescovo di Chengde (Hebei): la loro presenza, solo per alcuni giorni, era stata un forte segnale che seguiva l’accordo Cina-Santa Sede per le nomine dei vescovi. Una novità annunciata da Francesco alla Messa di apertura: «Per la prima volta sono con noi due vescovi dalla Cina continentale». C’è anche mons. Stephen Chow, vescovo di Hong Kong, che diventa cardinale nel Concistoro del 30 settembre. «È evidente l’importanza della Chiesa cinese presente al Sinodo, per la Chiesa e per il popolo cinese».
INFORMAZIONE – Dice il dott. Ruffini: «Sarà una comunicazione rispettosa degli interventi e non farà chiacchiericcio; cercherà di dire le cose costruttive per la Chiesa in modo da trasmettere lo spirito ecclesiale, non politico perché il Sinodo non è un parlamento o un parlatoio, come dice il Papa. Non sarà coperta dal segreto pontificio ma sarà frutto di confidenzialità e riservatezza».
EVENTI – Il 30 settembre l’importante veglia ecumenica in piazza San Pietro, poi il trasferimento a Sacrofano (Roma) per il ritiro fino al 3 ottobre; Messa di apertura il 4; Messe quotidiane all’altare della Cattedra; pellegrinaggio il 12; preghiera con migranti e rifugiati il 19 «a cui terrebbe molto partecipare il Papa».
MODULI – I primi quattro moduli sono sull’«Instrumentum laboris»; nel quinto e ultimo si discute e perfeziona la relazione e le sintesi. Nei Circoli minori – 35 nelle diverse lingue (14 l’inglese e 8 l’italiano) «i gruppi lavoreranno in profondità. Il Papa tiene molto a non far emergere le singole voci e invita a passare da quello che ognuno ha elaborato a un tessuto comune e a un confronto effettivo».
ECOLOGIA – Alla vigilia della nuova «Laudato si’» (4 ottobre) il Sinodo darà il suo contributo alla salvaguardia del creato attraverso la compensazione: «Mediante il supporto economico della Fondazione SOS Planet e l’apporto tecnico di LifeGate si compensa parte delle emissioni di CO 2 . Il progetto scelto risponde al criterio di ecologia integrale che riunisce ecologia, attenzione al territorio, aiuto concreto alle popolazioni. Il progetto, realizzato in Nigeria e Kenya, persegue la diffusione di stufe da cucina efficienti e di tecnologie di purificazione dell’acqua destinate a famiglie, comunità e istituzioni. Le nuove tecnologie riducono il consumo di biomassa non rinnovabile e di combustibili fossili per cucinare e per l’ebollizione dell’acqua. Così si migliora l’inquinamento dell’aria, si riducono le malattie respiratorie e i tassi di mortalità, si migliora la salute delle popolazioni». Già nel Sinodo panamazzonico (6- 27 ottobre 2019) ci fu la compensazione con la riforestazione della Riserva indigena di Selva de Matavén in Sud-America.
SINODALITÀ – Ne parla al Consiglio permanente il presidente della Conferenza episcopale cardinale Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna: «Vuol dire rimettere in discussione le arroccate solitudini ecclesiali nell’incontro, nella comunione, nell’ascolto, nell’impegno missionario che ci attende confrontandoci con la folla e le sue sofferenze. È una grande occasione di rinnovamento e affratellamento. Ci misuriamo con la realtà, la città, il territorio, il quartiere».
Pier Giuseppe Accornero